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Lettura cantata, intonazione e ritmica

 

   
Disciplina Lettura cantata, intonazione e ritmica
Crediti 3/4 ECTS
Primo Livello Vari
Anno 1° anno
Area Attività formative di base
Ore di lezione 30 ore
Tipologia Gruppo
Verifica dell’apprendimento Esame
Risultati di apprendimento attesi Il settore si occupa sia degli aspetti teorici e semiografici della musica che dello sviluppo della lettura e dell’orecchio musicale. Inoltre mira ad affinare la capacità di riconoscimento delle strutture ritmiche, melodiche, armoniche, timbriche e formali mediante specifiche discipline ed attività laboratoriali. Vedi anche in Contenuti del corso
Contenuti del corso e programma d’esame (ove previsto)

Contenuti del corso

Il corso si pone l’obiettivo di portare il discente al conseguimento della immaginazione e memoria uditiva; conseguentemente, alla lettura vocale estemporanea di melodie ad una o più parti, senza aiuto di accompagnamento strumentale, fondamento del “pensare in musica”.

Nel corso si privilegerà l’aspetto immaginifico-creativo, nel rispetto della individuale sensibilità musicale di ciascuno e indispensabile per l’acquisizione ed il consolidamento dei contenuti proposti all’ attenzione dello studente. Differentemente da quanto previsto dalla didattica previgente in Italia, basata sull’accantonamento della creatività e sulla pretesa di “costruire” una sensibilità musicale su supporti di natura esclusivamente visiva - di dubbio valore musicale (ex solfeggio parlato), sarà essenziale curare l’apprendimento su base percettiva: ascolto, riconoscimento ed esecuzione di modelli ritmici, ascolto riconoscimento ed esecuzione di intervalli melodici, ascolto, riconoscimento ed esecuzione di arpeggi, frammenti ritmico-melodici composti da un numero gradualmente crescente di suoni; il tutto realizzato con più mezzi (voce, battito di mani e piedi, strumento musicale o occasionale) perché sia dimostrabile la reale interiorizzazione dei contenuti appresi, e subito seguìto da esercizi simili realizzati in modo consapevole dallo studente. La letteratura musicale esistente, di qualunque periodo storico e genere musicale, proposti con criterio dal docente, sarà l’indispensabile e costante riferimento per poter supportare in modo efficace la fantasia dello studente. Inoltre, il discente attraverso modelli desunti sia dal repertorio colto che da quello extra-colto dovrà essere in grado di elaborare modelli ritmici melodici in esercizi miranti allo sviluppo della sensibilità musicale, elemento indispensabile per l’acquisizione e il consolidamento dei contenuti proposti alla sua attenzione.

Un simile programma didattico vede il docente nell’esercizio della maieutica, per la quale risulta evidentemente sterile fissare i singoli passi di un percorso che il docente dovrà adattare al singolo.

Programma d’esame

1) I prova (scritta)

Scrivere una breve composizione caratterizzata ritmicamente, su tema dato, mostrando consapevolezza nell’utilizzo dell’elaborazione delle cellule ritmiche fondamentali.

2) II prova (scritta)

Scrivere una linea melodica su tema dato mostrando di saper gestire un semplice percorso tonale; quindi cantarla senza l’aiuto di uno strumento musicale.

3) III prova (orale)

Lettura estemporanea di un frammento desunto da opere di repertorio del Novecento sia sotto il profilo ritmico che melodico, dando prova di aver assimilato i criteri sopracitati.

Contenuti del corso (Prof. Marco Faelli)

1) Ascolto e riconoscimento di intervalli melodici; intonazione di intervalli melodici. Il corso presuppone una conoscenza di base della classificazione degli intervalli musicali. Durante il corso, l’allievo eserciterà la propria creatività cercando nella memoria brani musicali a lui particolarmente noti, il cui “incipit” concida con quello di un certo intervallo ascendente o discendente che l’insegnante farà ascoltare. L’allievo, in seguito, compilerà una tabella, nella quale indicherà, a fianco dei vari intervalli, il brano il cui “incipit” ha scelto come supporto mnemonico per il riconoscimento e l’intonazione dell’intervallo. L’insegnante eserciterà l’allievo progressivamente ad ascoltare e a individuare gli intervalli che suonerà, e ad intonarli a richiesta. L’allievo dovrà sviluppare il più possibile la propria memoria, confrontando l’intervallo che ascolta con quanto già possiede a livello di conoscenza individuale: solo nel caso in cui l’allievo non riesca ad associare alcuni intervalli a qualche “incipit” conosciuto, l’insegnante suggerirà il collegamento con brani particolarmente noti, che l’allievo probabilmente conosce ma che non riesce autonomamente ad associare all’intervallo. Mentre il riconoscimento dell’intervallo può avvenire solamente durante la lezione, l’intonazione può essere oggetto di studio individuale: a questo proposito l’allievo si eserciterà ad intonare i diversi intervalli ascendenti e discendenti, prendendo come punto di partenza note a caso sul pianoforte.

2) Lettura cantata di brani scelti di difficoltà progressiva. Durante il corso l’allievo si eserciterà nella lettura cantata di brani di difficoltà progressiva, scelti opportunamente dall’insegnante anche in riferimento alle situazioni specifiche, che l’esperienza mostra assai diversificate. In alcuni casi sarà necessario che l’allievo apprenda alcune nozioni di base relative all’emissione del suono, senza le quali è molto difficile ottenere intonazione accettabile, e che applichi queste nozioni in alcuni semplici esercizi vocali.L’allievo si eserciterà sia nello studio di brani assegnati come compito dall’insegnante, sia nella lettura a prima vista. L’allievo farà precedere la lettura di ogni brano da alcuni esercizi di “ambientazione tonale”, utili per memorizzare i vari gradi della scala nell’ambito delle varie tonalità (di cui si presuppone la conoscenza) e per sviluppare la memoria musicale. Questo esercizio è complementare, ai fini della lettura musicale, al riconoscimento e all’intonaione degli intervalli di cui al punto 1. L’insegnante potrà anche chiedere all’allievo di scrivere egli stesso semplici melodie proseguendo un tema assegnato, di riconoscere gli intervalli che vi egli stesso ha scritto, e di cantarle.

3) Esercizi ritmici di difficoltà progressiva. L’allievo si eserciterà nel riconoscere strutture ritmiche dettate dall’insegnante, scrivendole correttamente. L’allievo dovrà anche riprodurre strutture ritmiche di difficoltà crescente, opportunamente scelte. L’insegnante potrà anche chiedere agli allievi di realizzare essi stessi strutture ritmiche proseguendo coerentemente un tema dato, e di riprodurle. In questo modo l’apprendimento procederà in modo più attivo e certamente formativo, complementare alla capacità comunque necessaria di riconoscere una struttura ritmica o di comprendere il testo scritto. Nell’ambito di questo corso, si cercherà anche di sviluppare nell’allievo la capacità di mantenere una pulsazione ritmica costante, requisito assolutamente indispensabile per chi faccia musica, anche se spesso un po’ trascurato. In questo senso si preferirà esercitare l’allievo con strutture ritmiche più semplici, se necessario, ma realizzate con assoluta precisione ritmica.

Programma d’esame (Prof. Marco Faelli)

Prove ritmiche:

1) Leggere e riprodurre un brano ritmico di media difficoltà;

2) Scrivere una semplice struttura ritmica su tema dato ed eseguirla;

3) Scrivere sotto dettatura un brano ritmico di media difficoltà suonato dall’insegnante. Prova di intonazione:

4) Riconoscere o eseguire intervalli a scelta dell’insegnante. Prove di lettura cantata:

5) Leggere a prima vista una melodia di limitata difficoltà;

6) Scrivere una semplice struttura melodica su tema dato ed eseguirla.

Ultimo aggiornamento: 17/03/2022


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